Intervista: Conxita Herrero

Conxita Herrero, catalana classe 1993, è l’autrice del primo fumetto uscito per hoppípolla: una giovane donna, con tanta esperienza con le fanzine indipendenti e una militanza femminista che emerge in tutto il suo lavoro, senza sovrastarlo.

Prima di iniziare a disegnare fumetti, hai sperimentato fanzine indipendenti e autoprodotte: quali erano le principali tecniche e argomenti con cui hai avuto a che fare?
Vuoi parlarci di uno di questi progetti in particolare?

Penso che gli argomenti o le tecniche che mi interessano siano sempre gli stessi o almeno non trovo drastici cambiamenti: ho sempre lavorato su argomenti che storicamente mi hanno ossessionato, come relazioni interpersonali, paure e segreti inenarrabili o piccoli dettagli che sono solitamente trascurati. Mi viene in mente “Dos Troncas”, una fanzine che ho recentemente realizzato con la mia carissima amica María El Problema sulle nostre conversazioni su Whatsapp: due ragazze molto pesanti e molto sensibili che parlano di alcune cose e le mostrano al mondo intero.

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Perché hai scelto i fumetti per esprimerti? In un’altra intervista, hai detto che sono il mezzo perfetto per la sperimentazione, cosa hai scoperto grazie ai fumetti?

Non so bene spiegarlo: mi ricordo che quando avevo diciotto anni ho scoperto alcuni fumetti che hanno attirato la mia attenzione, mi sentivo invidiosa un un certo senso. Così ho iniziato a provarci anche io: ogni giorno scopro nella narrazione a fumetti nuove cose che mi sorprendono e per questo continuo a sperimentare.

Le tue storie sono autobiografiche o semplicemente ispirate dalla tua vita quotidiana?
Quali personaggi sono ispirati alle persone nella tua vita reale?

Un mix delle due cose. Non posso dire che le storie non siano autobiografiche, ma sono anche molto fantasiosa e la mia vita di tutti i giorni è piena di cose che immagino e che mi aiutano a sopravvivere. Con i personaggi succede esattamente lo stesso: non posso dire che non sono reali ma anche non posso dire che lo sono.

Hai partecipato a vari progetti di collettivi femministi, come fai a portare questo impegno nei tuoi lavori?

Il femminismo è una cosa che ho scoperto alcuni anni fa attraverso la mia cara amica María El Problema che mi aiuta a vivere la mia femminilità, la mia vita di donna bianca eterosessuale in un modo migliore. Mi sento molto grata al femminismo e da allora non riesco a vedere il mondo senza una prospettiva femminista. Pertanto, il mio lavoro è pensato e realizzato attraverso il femminismo più assoluto e radicale.

Quali sono i tuoi prossimi progetti? Puoi darci qualche anteprima?

Sto ancora lavorando sulla forma dei racconti brevi: trovo che mi permetta di continuare a sperimentare la mia narrativa e quella è oggi la parte più interessante del mio lavoro. Ti mostro un’anteprima, qualcosa di muto: ecco una storia d’arancia.

Quali sono le cose, le situazioni, gli artisti che ti ispirano in questo periodo?

Praticamente tutto mi ispira: da un angolo illuminato da una bella luce a una conversazione che ho ascoltato casualmente da qualche parte. Sono molto impressionabile e tutto mi sovrasta. È fantastico e, allo stesso tempo, un problema, perché a volte sento di essere molto instabile: crescendo però sto imparando a conviverci.
Qui in Spagna c’è un’incredibile senso comico e un vivace ambiente artistico: sono ispirata da tanti colleghi, che per fortuna conosco quasi tutti di persona e che così mi ispirano ancora di più. Solo per citarne alcuni: María El Problema, Andrea Ganuza, Andrea Galaxina, Ana Flecha, Nacho García, Tania Berta Judith, Alexis Nolla, Marc Torices, Néstor F, Rocío Quillahuaman, Ampparito, Pepa Prieto, Roberta Vázquez, Camila Viéitez, Olga Capdevila e tanti altri che sicuramente sto dimenticando in questo momento.
Sono affezionata a tutti loro e l’ispirazione che mi danno è pazzesca.

Qual è il tuo posto speciale / preferito sulla Terra?

Vivo divisa tra 3 città (El Prat de Llobregat, Madrid e Bilbao) e non posso scegliere tra loro, perché il mio posto preferito sulla Terra è quello in cui ci sono le persone che mi ispirano, che amo e ammiro: sono così fortunata che trovo tante di loro in tutti e tre i luoghi.

Segui Conxita anche su Instagram: @qqrutxu

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