Tra la diffusione delle piattaforme di streaming globale e le difficoltà scatenate dalla pandemia di coronavirus, le serie tv sono il cuore dell’entertainment contemporaneo. Un’evoluzione iniziata decenni fa tra storie degne dei migliori film hollywoodiani e attori e attrici pronti a tutto per accaparrarsi ruoli da protagonista in show di successo. Da Nicole Kidman e Reese Whiterspoon a George Clooney e Julia Roberts, sono innumerevoli i premi Oscar che, preferendo la tv al grande schermo, conferiscono prestigio a un mercato televisivo in espansione. Ma serie tv non è sinonimo solo di estensione seriale di un respiro che, di anno in anno, diventa sempre più cinematografico. Le serie tv possono essere anche indie!
Ed è qui che entra in gioco Hoppípolla che vi presenta cinque grandi show che profumano di libertà, passione ed emozione.
1.Fleabag: Se tutto quello che tocca Phoebe Waller-Bridge si trasforma in oro, un motivo c’è. Ambientata nella frenetica Londra, Fleabag racconta la storia di una giovane donna che, tra difficoltà economiche e relazioni problematiche, sopravvive utilizzando come unica arma l’ironia. Sospeso tra la dimensione seriale e metateatrale, Fleabag rompe la quarta parete portandoci nel folle, controverso e scorretto mondo della sua iconica protagonista.
2. Cucumber + Banana + Tofu: Dopo il successo mondiale di Queer as Folk, lo sceneggiatore e produttore televisivo britannico Russell T. Davies scrive Cucumber, Banana e Tofu. Cucumber è la storia di un uomo di mezza età che decide improvvisamente di stravolgere la sua vita; Banana è una serie antologica che ruota intorno a diversi personaggi; Tofu è una serie documentaristica che esplora le problematiche delle opere di fiction di cui fa parte. Un universo condiviso che racconta, con intelligenza e ironia, tutte le sfide e le contraddizioni del mondo LGBT.
3. Six Feet Under: “Sei piedi” è la profondità a cui si interra una bara negli Stati Uniti. Un titolo che sintetizza alla perfezione il focus di questa meravigliosa e inarrivabile serie tv creata dal premio Oscar Alan Ball. Dopo l’improvvisa morte del padre, Nate Fisher decide di diventare socio dell’azienda di pompe funebri insieme al fratello David. Un tragico evento che stravolgerà la sua vita insegnandogli, di caso in caso, tutto sulla caducità dell’esistenza. Cinque stagioni, sessantatré episodi e un finale di stagione inserito tra le migliori cose mai girate nella storia della tv, Six Feet Under è un cult da vedere e rivedere per apprezzarne appieno il valore.
4. Euphoria: Sesso, droga, cyberbullismo e una generazione distruttiva sono gli ingredienti di Euphoria, la serie tv ideata da Sam Levinson e interpretata da Zendaya, Jacob Elordi, Eric Dane e Hunter Schafer. Un capolavoro visivo che, accompagnato da una regia straordinaria e da una colonna sonora hip hop, introietta lo spettatore nel percorso autodistruttivo della sua giovane protagonista. Tra tematiche forti e sapore pop, Euphoria conquista dal primo all’ultimo episodio regalando un ulteriore grande passo alle serie tv nell’entertainment mondiale.
5. Breaking Bad: Breaking Bad è una delle serie tv più amate di sempre. Un successo globale che stona con il concetto di “indie” ma che, nella regia, nella sceneggiatura e nel cast, ne conserva tutta la libertà autoriale. Prendendo le distanze dalle convenzionali serie tv, Breaking Bad racconta la storia di Walter White: un professore di chimica che, malato di cancro ai polmoni, inizia un violento percorso nella criminalità. Una serie tv coraggiosa e rivoluzionaria che, attraverso la meravigliosa performance di Bryan Cranston, rivela la natura spietata dell’animo umano.
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