«Tutta la nostra vita è un film, un grande meraviglioso film, solo che non puoi scegliere il genere…». Come insegna l’indimenticabile Scream di Wes Craven, il cinema horror ridefinisce su pellicola le paure della quotidianità. Mostri, demoni, serial killer e creature soprannaturali popolano il genere cinematografico che trasforma scene raccapriccianti e urla di terrore in entertainment. Dai classici di James Whale e Alfred Hitchcock ai cult di John Carpenter e Wes Craven, il cinema horror riscrive le regole del brivido tra incubi commerciali e capolavori indie. Ma se tutti amano gli intramontabili Frankenstein, Psycho, Halloween e Nightmare, pochi conoscono cinque horror indie tutti da scoprire:
1. It Follows
Tra gli horror più disturbanti del decennio ha un ruolo d’onore It Follows, il cult di David Robert Mitchell interpretato da Maika Monroe. Ispirato ai classici degli anni Ottanta di John Carpenter, It Follows racconta la storia di Jay Height, una teenager contagiata da una maledizione sessualmente trasmissibile che assume forme umane: un’anziana signora, un uomo alto e altre oscure figure cercheranno di uccidere Jay una volta per tutte. Riscrivendo il cliché del thriller anni Ottanta, la maledizione di It Follows segue le regole della morte: è inutile scappare, prima o poi arriva! Dopo la commedia indie The Myth of the American Sleepover, David Robert Mitchell confeziona un horror disturbante che spaventa e conquista dal primo all’ultimo minuto. Un cult di genere impreziosito dalle musiche elettroniche di Disasterpeace da non lasciarsi “sfuggire” per nulla al mondo.
2. Babadook
Dopo aver interpretato piccoli film e serie tv, l’australiana Jennifer Kent debutta dietro la macchina da presa con Babadook. Consacrato dalla critica mondiale tra gli horror di culto, Babadook racconta la storia di una madre e di un figlio rimasti soli dopo la tragica morte del padre. Un rapporto complicato da un misterioso libro di fiabe che introduce nelle loro vite il terrificante demone che dà il titolo al film.
Psicologica e disturbante, la fiaba nera di Jennifer Kent cela dietro la spaventosa superficie dell’uomo nero la morale di scoprire, accettare e nutrire l’oscurità che risiede in ognuno di noi. Tra suoni ovattati, Babau in stop-motion e tormenti psicologici, Babadook segue la scia dell’horror australiano inaugurata dal terrorizzante Wolf Creek di Greg McLean.
3. Martyrs
Nel 2008 Pascal Laugier scrive e dirige uno degli horror più estremi di sempre. Uno splatter dal respiro mistico che intreccia, senza pietà, una cupa realtà di torture, martiri e religioni. Dopo il tiepido e dimenticabile Saint Ange, Pascal Laugier confeziona un torture porn che lo consacra tra i maestri del cinema horror. Un trionfo di sangue e gore che introduce una lucida metafora sull’ossessione umana di scoprire la vita dopo la morte. Nel 2015 Jason Blum produce il remake statunitense di Martyrs che, stemperato dal sadismo di Laugier, non raggiunge il fascino e la violenza del capolavoro originale.
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4. À l’intérieur
Gli amanti degli horror per stomaci forti troveranno pane per i loro denti in À l’intérieur, il cult di Alexandre Bustillo e Julien Maury inserito tra gli horror-splatter più violenti di sempre.
À l’intérieur racconta la storia di Sarah, una donna al nono mese di gravidanza tormentata da una sconosciuta che sembra voler a tutti i costi il bambino che porta in grembo. Meno affascinante e completo di Martyrs ma altrettanto violento e destabilizzante, À l’intérieur è un horror che mette a dura prova (perfino) gli amanti dello splatter.
5. Countdown
Il cinema orientale ha partorito alcuni dei più dei affascinanti horror di genere. Non parliamo di cult mainstream come The Ring e The Grudge ma di capolavori indie come il folle e irresistibile Countdown. Scritto e diretto da Nattawut Poonpiriya, Countdown racconta la bizzarra storia di tre studenti tormentati da Jesus, uno spacciatore mascherato da Gesù pronto a tutto per punirli per le loro “cattive azioni”. Ironico, violento e dissacrante, Countdown è un horror frenetico ricco di trovate geniali e humour nero e impreziosito dal moderno Freddy Krueger interpretato da David Asavanond.
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