Vorrei un tatuaggio

Ad agosto è uscito un nuovo libro di Paolo Fittipaldi Vorrei un tatuaggio, ed. Quinto Quarto: una ricognizione sul mondo dei tatuatori, dei tatuaggi e dei tatuati, con un’esilarante raccolta di frasi ascoltate nei tattoo shop di tutta Italia.

Ecco un estratto, in esclusiva per il blog di hoppípolla.

E se poi mi pento?

Il tatuaggio dura per sempre, spesso questo principio di partenza sfugge a molte persone. Non esistono tatuaggi veri che durano una settimana, il tempo di un matrimonio o l’intera estate. Se si decide di fare un tatuaggio, sia ben chiaro che durerà quanto la vostra vita.

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È vero che dopo qualche anno può scolorire, in quel caso è sufficiente una ribattuta.

Capita a volte di stancarsi, di volerlo cambiare, coprirlo. In questo caso, nella maggioranza dei casi, si può modificare, coprire per intero o addirittura cancellare. Nonostante le decine di leggende popolari che circolano su internet o che si tramandano oralmente, a oggi l’unico modo per cancellare in modo definitivo un tattoo sembra essere il laser, tecnica piuttosto costosa e lunga.

Prima di arrivare a questo però, chiedete sempre un consiglio al vostro tatuatore. Ogni tatuaggio va valutato singolarmente. L’unico modo sicuro per evitare pentimenti, a questo punto, rimane uno solo e cioè pensarci bene prima di farlo.

Se avete anche solo una minima incertezza, non fatelo. Non è una cosa obbligatoria tatuarsi, aspettate il momento giusto, se è destino, non avrete dubbi. Succederà.

Se però avete un tatuaggio che non sopportate più e volete cancellarlo a tutti i costi, fate attenzione prima di cercare di togliervelo da soli, potreste fare danni.

Ecco diverse tecniche che alcuni tatuati hanno usato per rimuovere, in modalità fai da te, un tatuaggio.

Mi raccomando, non imitateli e soprattutto non fatelo a casa.

Ferro da stiro.
Pagliuzza di ferro per lavare le padelle.
Acido muriatico.
Grattugia per il formaggio.
Lima da falegname o lametta da barba.
Carta vetro.
Unghie di gatto.
Accendino.
Colla.
Scavarsi la pelle.

Lascio a voi il libero arbitrio. Se siete tanto temerari da auto infliggervi tanto dolore, il tatuaggio a confronto è un’emozione da niente.

Ricordate una cosa importante:
si scrive TATTOO.
Non Tato, Tattiù, Tatoo,
Tattu, Tateau, Taù.

Puoi leggere questa e altre storie su Vorrei un tatuaggio di Paolo Fittipaldi, ed. Quinto Quarto. Lo trovi nel nostro shop, cliccando sulla foto qui sotto:

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