Out Of The Box | Veronica Veci Carratello

Un’amore per la musica suonata, ascoltata e disegnata, un inesauribile repertorio di riferimenti pop e un grande passione per il raccontare storie: sono alcuni dei temi ricorrenti nelle illustrazioni di Veronica ‘Veci’ Carratello.
Nata come fumettista e formatasi con una lunga e gloriosa pratica nelle autoproduzioni prima di iniziare a pubblicare con editori come Bao, Hop, ed NPE, negli ultimi anni si è avvicinata sempre di più al mondo dell’illustrazione, spaziando dagli albi per bambini all’illustrazione editoriale.
Nel 2019 ha disegnato – tra gli altri – Storia di Greta e Le voci della natura, che abbiamo letto in questo inizio di aprile un po’ insolito per prepararci alla Giornata della Terra del 22 aprile.
L’abbiamo interrogata sulle differenze nel lavorare sul fumetto e sull’illustrazione, lo swag immune al passare del tempo dei Ray-Ban Wayfarer, e le gioie che riserva uscire dalla propria comfort zone.

Veronica Veci Carratello Home personal work

Dopo diversi anni di attività prevalentemente nell’ambito del fumetto, negli ultimi tempi stai lavorando molto nell’illustrazione. Come cambia il tuo linguaggio visivo e narrativo dall’uno all’altra? Cosa ti sei “portata dietro” nell’illustrazione dal fare fumetti?

L’illustrazione e il fumetto sono settori fratelli, diciamo che è più facile passare dal fumetto all’illustrazione che viceversa. Il fumetto è un linguaggio più complesso, devi avere abilità narrative e raccontare con chiarezza, è più importante come racconti che come disegni, perché il disegno è funzionale alla storia, invece nell’illustrazione puoi concentrarti sulla composizione della tavola e su come rappresentare visivamente la scena al meglio, lavorando più sui dettagli. Il mio stile di disegno è rimasto lo stesso anche nell’illustrazione, ho affinato un po’ la line art dando più spazio al colore, che, lavorando a libri per bambini e ragazzi, si è evoluto in tonalità più accese e brillanti.
Dal fumetto mi sono portata la regola che dovrebbe valere anche nei picture books, ovvero che il disegno non deve ripetere quello che dice il testo, ma ci deve essere armonia fra di essi, si devono compensare a vicenda e lavorare insieme a servizio della storia.

Veronica Veci Carratello The Diver_Flying Eye books

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Cinema, musica e serie tv sono elementi molti presenti nei tuoi lavori: pensi che in un certo senso la cultura pop sia diventata la lingua comune di questi anni?

Esatto, sono molto appassionata di musica e cerco sempre di inserirla nei miei lavori, anche quando guardo un bel film o serie tv non vedo l’ora di farci un disegno. Penso che la cultura pop, aldilà dei gusti personali, ci accomuni un po’ tutti, e mi permette anche di creare un legame con i miei follower, al giorno d’oggi è importante coltivare anche i social.

Veronica Veci Carratello Lennon-A song for you, DeAgostini

Nonostante tu sia già impegnatissima coi tuoi progetti editoriali, trovi sempre lo spazio per dedicarti alle autoproduzioni e gli esperimenti: quanto pensi sia importante la ricerca personale per mantenere vitali le proprie idee facendo un lavoro creativo?

Penso sia importantissimo, è un lavoro ma è anche una passione, è fondamentale ritagliarsi del tempo per disegnare solo per se stessi, solo per il gusto di farlo, senza che nessuno ti dica cosa fare, cosa correggere e senza scadenze. Cerco sempre di evolvermi “come un Pokemon”, trovare nuove strade, e i lavori personali o autoproduzioni mi permettono questa ricerca.

Cosa metteresti in una capsula del tempo?

Metterei una playlist musicale che racchiuda i più grandi successi mondiali che hanno fatto la storia della musica pop e rock fino ai giorni nostri, così tutti sapranno che sono esistiti gruppi come i Beatles, o artisti come Bob Dylan e David Bowie, poi inserirei i miei fumetti preferiti e gli occhiali da sole Ray-ban (quelli alla Blues Brothers per intenderci), che per me sono come la coperta di Linus, così anche le generazioni future potranno essere swag.

Veronica Veci Carratello COVER SOGNANDO ELVIS, Bao Publishing

Se potessi incorniciare un momento dell’ultimo anno di cui sei particolarmente fiera, quale sarebbe?

L’anno appena trascorso è stato fantastico a livello lavorativo, il più prolifico in assoluto, ci sono state tante edizioni estere che mi hanno reso fiera, ma penso che il momento che incornicerei è un altro. Dal 2019 ho iniziato ad insegnare fumetto in un’Accademia di Belle Arti, quest’anno invece ho il corso di illustrazione, sono uscita dalla mia comfort zone e ho affrontato una cosa che mi metteva molta ansia e paura, questo mi rende fiera perché per me è stata una vittoria su tutti i miei limiti mentali che mi precludevano nuove esperienze. Penso faccia bene uscire dalla propria comfort zone, per quanto all’inizio possa sembrare spaventoso poi si rivela un’esperienza positiva che ti fa scoprire lati di te e potenzialità che ignoravi di avere.

Veronica Veci Carratello Banksy La Lettura

Un libro, un disco o un fumetto che hai comprato a scatola chiusa?

Ce ne sono tanti, tutti i graphic novel di Craig Thompson, è il mio autore di fumetti preferito, per me è una garanzia.

Il gatto di schrödinger è vivo o morto?

Il gatto di Schrödinger è vivo ma mi sta guardando scocciato perché non vuole che sbirci dentro la scatola… gatti!

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