Lasciati stregare

Non ci vengono in mente molte istituzioni che sono riuscite a sopravvivere negli anni attraversando crisi e tendenze, rimanendo incolumi di fronte alle critiche più sfrenate e riuscendo così a guadagnarsi – a buon diritto – il fascino intramontabile del mito. Ma se ci pensiamo bene, possiamo affermare con certezza che Il premio Strega possiede certamente tutte queste caratteristiche. E in questa chiacchieratissima corsa verso la leggenda, quella “dello Strega” è una vittoria a mani basse: da Ennio Flaiano, il primo vincitore, a Umberto Eco, da Giuseppe Tomasi di Lampedusa fino a Helena Janeczek, questa istituzione è riuscita a raccontare il nostro paese e l’evolversi della nostra cultura.
Il premio Strega è uno solo eppure rappresenta tante cose insieme – gran soirée e cultura, polemiche e competizione, attesa e partecipazione – e ogni anno riesce simbolicamente a riunire tutti noi lettori sotto lo stesso tetto, quello di casa Bellonci, un luogo fisico ma anche un po’ immaginario, contenitore di storia e di scrittori, di libri e di liquore: ovviamente lo Strega. E dove sentirsi in famiglia.

Anche quest’anno (come ogni anno, dal lontano 1947) il Premio Strega – unica certezza in un mondo di interrogativi – avrà luogo. L’elezione del vincitore si svolgerà giovedì 4 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, nella cornice del Ninfeo, in una serata che da 73 anni fa sognare tutti: scrittori, editori e lettori.

La rosa dei cinque libri in gara:

Antonio Scurati, M. Il figlio del secolo (Bompiani), proposto da Francesco Piccolo
Benedetta Cibrario, Il rumore del mondo (Mondadori), proposto da Giorgio Ficara
Marco Missiroli, Fedeltà (Einaudi), proposto da Sandro Veronesi
Claudia Durastanti, La straniera (La nave di Teseo), proposto da Furio Colombo
Nadia Terranova, Addio fantasmi (Einaudi), proposto da Pierluigi Battista

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Per celebrare la storia di un premio da favola bisognava trovare qualcosa alla sua altezza. Nella hoppipolla box dello scorso mese erano contenute le schede ufficiali dei libri in gara – solitamente riservate agli invitati e ai membri della giuria – e illustrate da Alessandro Baronciani, uno tra degli illustratori che più amiamo, inoltre, in due della scatole inviate erano state nascoste due coppie di golden tickets – sì, proprio come quelli di La Fabbrica di Cioccolato di Roald Dahl – che assicureranno ad alcuni dei nostri abbonati l’accesso alla finale del Premio: una magica sorpresa per la notte più stregata che c’è!

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