Ingrid Va a Ovest: il lato indie di Elizabeth Olsen

Sono rare le star in grado di spaziare tra grandi blockbuster e cult indie. Sorella minore delle celebri gemelle Mary-Kate e Ashley, Elizabeth Olsen debutta sul grande schermo nel thriller “Silent House” e conquista il Sundance Film Festival nel dramma “La fuga di Martha”. Ma è il ruolo di Scarlet Witch, l’eroina dell’universo Marvel, che la elegge tra le attrici più amate della sua generazione. Un successo che alterna tra grandi produzioni come “Godzilla” e “WandaVision” e film indie come “I segreti di Wind River” e “Ingrid Va a Ovest”. Ed è proprio quest’ultima opera disponibile su Netflix che, tra estetica pop e pericoli della modernità, consacra il lato indie di Elizabeth Olsen. 

Ingrid Va a Ovest: la trama del film

Presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2017, “Ingrid Va a Ovest” racconta la storia di Taylor Sloane (Elizabeth Olsen), star del web che racconta la sua vita perfetta tra immagini patinate e collaborazioni con brand di successo.
Ma essere seguiti da migliaia di persone può avere dei risvolti negativi: e se tra i vostri followers si nascondesse un maniaco? La folle Ingrid che dà il titolo al film è una donna mentalmente disturbata che si trasferisce a Los Angeles per diventare amica di Taylor. Ma, dietro l’apparenza perfetta, Ingrid cela una natura inquietante e pericolosa. 

Tra social network ed estetica pop

Dopo una serie di cortometraggi e miniserie, il regista Matt Spicer debutta con una pellicola ricca di citazioni cinematografiche costruita attraverso gli psichedelici filtri che rendono la nostra vita così “perfetta” sui social network. 

Sospeso tra lo sguardo patinato di “The Bling Ring”, il respiro thriller di “Inserzione pericolosa” e il fascino perverso di “Spring Breakers”, “Ingrid Va a Ovest” riflette la tragica, e purtroppo reale, arma a doppio taglio di essere delle celebrità del web: entrare nel mirino di persone disposte a tutto per contaminare quella felicità ostentata. Un’avventura che diverte grazie al talento di Matt Spicer, premiato per la sceneggiatura al Sundance Film Festival, e alle interpretazioni di Aubrey Plaza e Elizabeth Olsen.

“Ingrid Va a Ovest” è una pellicola intrigante e originale che, oscillando tra la commedia nera e il thriller, invita a riflettere sul vizio di trascorrere il tempo a scrollare post e stories di perfetti sconosciuti. Una serie di immagini di felicità che celano le trappole di una sottocultura diventata,  in meno di dieci anni, parte integrante della nostra società. 

Oltre Ingrid, c’è di più

Elizabeth Olsen ama il cinema indie. Una passione per la forma d’arte più libera dell’entertainment internazionale che la porta a prendere parte a piccole grandi pellicole che meritano la nostra attenzione. Esattamente dieci anni fa, Elizabeth Olsen interpreta “La fuga di Martha” che racconta la storia di una giovane donna segnata da allucinazioni e paranoie dopo la fuga da una setta religiosa. Scritto e diretto da Sean Arkin e interpretato da Sarah Paulson, Brady Corbet e John Hawkes, La fuga di Martha è un viaggio mentale che la protagonista deve compiere per curare un’anima spezzata da un passato doloroso. 

Altrettanto interessante è la commedia scritta, diretta e interpretata da Josh Radnor “Liberal Arts” in cui Elizabeth Olsen è la giovane studentessa per cui perde la testa il protagonista del film. Una commedia indie presentata al Sundance Film Festival che analizza con sincerità la difficoltà di crescere.
Presentato a Venezia nel 2013 nella sezione Giornate degli Autori, “Giovani Ribelli” racconta la vita di Allen Ginsberg, Jack Kerouac e William Burroughs, tre poeti della Beat Generation segnati dall’omicidio di Lucien Carr tra il 1943 e il 1945. 

La passione per il cinema indipendente porta Elizabeth Olsen a prendere parte ad altre interessanti pellicole che si impongono nell’immaginario indie: da “Very Good Girls” di Naomi Foner e “In Secret” di Charlie Stratton a “I Saw the Light” di Marc Abraham e “I segreti di Wind River” di Taylor Sheridan.

Elizabeth Olsen è così molto più di Wanda Maximoff, eroina del Marvel Cinematic Universe che, dopo il successo di “WandaVision”, prenderà parte a “Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia” di Sam Raimi. Un’attrice dal talento eccezionale che, trascendendo cinecomics e blockbuster, avrà sempre un posto d’onore nel cinema indie.

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