Da sempre il “cinema indie” è sinonimo di ricercato e autoriale. Ma oggi grazie alla rivoluzione della settima arte, l’indie è il riflesso di un entertainment raggiungibile da tutti. Un’evoluzione fondamentale per una tipologia di opere che, per intere decadi, ha lottato contro le majors in nome di una libertà espressiva esente dalle pressioni di Hollywood.
I grandi film che un tempo consideravamo introvabili, e che dovevano vincere il Sundance Film Festival per ottenere una distribuzione, sono finalmente a portata di click sulle piattaforme di streaming internazionale che condividono il valore del cinema indipendente.
Dal poetico Chiamami col tuo nome al malinconico Storia di un fantasma, ecco cinque grandi film dal sapore indie disponibili su Netflix:
1.Chiamami col tuo nome
Tratto dall’omonimo romanzo di André Aciman, Chiamami col tuo nome racconta la storia d’amore di Elio (Timothée Chalamet) e Oliver (Armie Hammer): due ragazzi che trascorrono l’estate del 1983 in una villa immersa nella campagna del nord Italia tra gite in bicicletta, discorsi intellettuali e un’intimità latente sempre più reale ed esplosiva.
Premiato con l’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale di James Ivory, Chiamami col tuo nome è l’evoluzione solenne e malinconica del cinema intimo e visionario di Luca Guadagnino. Un autore che cristallizza su pellicola i gesti seduttivi di Oliver, gli sguardi commossi di Elio e il disagio di una generazione disabituata a seguire le pulsioni del cuore. Il ritratto di un amore destinato a sfumare in nome di una società impreparata a due uomini che decidono di chiamarsi con il proprio nome.
2. Storia di un fantasma
Il lutto e l’assenza che provoca nella quotidianità di una coppia è il cuore di Storia di un fantasma, il dramma che segue le vicende di una donna rimasta vedova e di suo marito, costretto a osservarla avvolto da un lenzuolo bianco.
Sospeso tra generi diversi che spaziano dal film d’autore al thriller introspettivo, Storia di un fantasma è un film sul tempo e sulla difficoltà di scendere a compromessi con quello che ha in serbo la vita per noi. Un susseguirsi di situazioni che non possiamo controllare e che ci legano agli altri che devono superare il lutto per continuare a vivere. Un’opera intima sulla memoria scritta e diretta da David Lowery e interpretata dal premio Oscar Casey Affleck e da Rooney Mara.
3. Se mi lasci ti cancello
Ci sono film destinati a segnare la storia del cinema. Uno di questi è Se mi lasci ti cancello, il capolavoro di Michel Gondry interpretato da Jim Carrey e Kate Winslet. Sceneggiato dal premio Oscar Charlie Kaufman, il folle autore di Essere John Malkovich e Anomalisa, Se mi lasci ti cancello racconta un presente distopico in cui è possibile rimuovere i ricordi di una storia d’amore fallimentare.
Scandito dalla regia visionaria di Michel Gondry e da una sceneggiatura da Oscar che indaga la complessità della mente e del cuore, Se mi lasci ti cancello è un’opera anticonvenzionale che invita a credere nel potere dell’amore.
4. Whiplash
Prima di La La Land, c’è Whiplash. Il cult diretto da Damien Chazelle che racconta la storia di Andrew Neiman (Miles Teller), un giovane batterista disposto a tutto per realizzare il suo sogno per la musica. Ma la strada per il successo è impervia a causa di Fletcher (J.K. Simmons), il mentore con cui instaura un rapporto sergente/soldato degno dei migliori war movie.
Caratterizzato da una regia straordinaria e dall’interpretazione da Oscar di uno dei migliori caratteristi di Hollywood (J.K. Simmons, qui finalmente in un ruolo da protagonista), Whiplash trasforma il potere della musica in battito, energia e ossessione.
5. Lost in Translation
Non è facile imporsi nella settima arte con l’eredità di un padre e di un regista che ha vinto cinque premi Oscar e ha realizzato cult come il Padrino e Apocalypse Now. Eppure Sofia Coppola, sin dall’esordio con Il giardino delle vergini suicide, ha mostrato uno spirito indie diverso dal solenne tocco autoriale di suo padre. Uno stile che ha raggiunto l’acme nel poetico Lost in Translation che le ha regalato il premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale agli Academy Awards del 2004.
Interpretato da Bill Murray e Scarlett Johansson, Lost in Translation racconta la bizzarra e malinconica amicizia di due americani nella caotica Tokyo. Lontani da tutti, Bob e Charlotte, finiscono per ritrovarsi l’uno nell’altra: due solitudini che si traducono in una costante lotta per una felicità che sembra, ogni giorno, più lontana dalle vite a cui si apprestano a tornare. Accompagnato da una serie di sequenze cult rimaste impresse nell’immaginario mondiale, Lost in Translation è una storia d’amore notturna sospesa tra sogno e realtà, tra malinconia e speranza.
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