“In un’opera letteraria o in uno spettacolo teatrale o cinematografico, è il personaggio protagonista o co-protagonista di carattere negativo o comunque privo dei caratteri tradizionalmente attribuiti agli eroi”.
Se apriamo il dizionario sotto la voce “antieroe”, troviamo una definizione che ne riflette l’assoluta mancanza di tutte le qualità che siamo soliti ritrovare nei protagonisti della settima arte. Un concetto che, con l’affermazione di un cinema indie sempre più lontano dagli stereotipi hollywoodiani, ne consacra l’immaginario nell’entertainment mondiale.
Laddove l’eroe è bello, forte e pronto a tutto per salvare chi ama, l’antieroe è insicuro, goffo e custode dei peggiori vizi dell’umanità. Ma è proprio questa imperfezione il punto di forza di una serie di personaggi a cui perfino il cinema mainstream strizza oggi l’occhio in cinecomics “alternativi” come il violento e paradossale Deadpool di Ryan Reynolds.
Da Lady Bird a Juno, ecco cinque antieroi che, nei loro tanti vizi e poche virtù, consacrano una meravigliosa pagina della storia del cinema.
- Jay e Silent Bob
Ideati dal genio nerd e stralunato di Kevin Smith, Jay e Silent Bob sono la coppia cinematografica più bizzarra della settima arte. La loro prima apparizione risale a Clerks – Commessi, il cult del 1994 che definisce lo stile irriverente del futuro autore di Dogma, Red State e Tusk. Interpretati da Jason Mewes e lo stesso Smith, Jay e Silent Bob si impongono come due personaggi a tutto tondo tra brevi apparizioni (Generazione X, In cerca di Amy, Dogma e Clerks 2) e ruoli da protagonisti in lungometraggi demenziali come Jay & Silent Bob… Fermate Hollywood! e Jay e Silent Bob – Ritorno a Hollywood.
Due antieroi che, tra droghe e discorsi nerd, costituiscono il folle trait d’union di tutta la controversa filmografia di Kevin Smith.
2. Lady Bird
Si chiama Christine ma tutti la conoscono come Lady Bird. Sono sufficienti poche parole per introdurre la folle e anarchica antieroina dell’omonima pellicola scritta e diretta da Greta Gerwig. Interpretata da una magistrale Saoirse Ronan, Lady Bird è una studentessa dell’ultimo anno di liceo che “vive al di là dei binari” divisa tra diatribe familiari e il sogno di accedere a una prestigiosa università sulla East Coast. Un’adolescente pervasa da uno spirito folle e ribelle che la rende una delle antieroine più iconiche della storia del cinema. A dirlo non siamo solo noi ma anche la critica mondiale che ha regalato a Lady Bird cinque nominations agli Academy Awards 2018.
3. Il Drugo
Inserito tra i 100 migliori personaggi cinematografici di tutti i tempi, il Drugo è la consacrazione su pellicola di tutti i peggiori vizi dell’umanità. Un fannullone che ama passare le sue giornate tra alcol, droga e bowling con la sua lunga lista di loschi amici. Interpretato da uno straordinario Jeff Bridges, il Drugo è l’indimenticabile antieroe del Grande Lebowski, un cult a metà strada tra il poliziesco e il non sense nato dalla mente dei fratelli Coen. Ma il cuore di questo folle “trip di acido” è il Drugo, l’antieroe che nessuno di noi vorrebbe incontrare ma che tutti amiamo vedere grazie alla spettacolare performance del premio Oscar Jeff Bridges, qui irriconoscibile ma più iconico che mai.
4. Charlie Kelmeckis
L’antieroe può essere anche un fragile adolescente dal cuore d’oro e dall’animo nobile. Una serie di caratteristiche che ritroviamo in Charlie Kelmeckis, il dolce e impacciato teenager interpretato da Logan Lerman in Noi siamo infinito. Nato dalle pagine di Stephen Chbowski, che ha scritto il romanzo epistolare e diretto il cult con Emma Watson ed Ezra Miller, Charlie osserva le cose da lontano e vuole dare una svolta alla propria vita. Un antieroe decisamente meno ribelle di Lady Bird ma altrettanto profondo grazie alla sua straordinaria capacità di descrivere il mondo con un mix di stupore e paura. Nessuno di noi vorrebbe provare il suo disagio e la sua confusione adolescenziale ma tutti vorremmo accompagnarlo in quel poetico percorso di crescita che, ancora oggi, lo rende infinito.
5. Juno
“Un figlio” è un dono che cambia la vita. Ma quando il concepimento avviene a sedici anni alla prima e unica esperienza sessuale con un improbabile amico di infanzia, le cose diventano decisamente più complicate. Questo è l’incipit di Juno che, oltre a essere il titolo di una delle migliori commedie delle ultime due decadi, è il nome della sboccata e irriverente antieroina interpretata da Ellen Page e creata dal premio Oscar Diablo Cody. Una teenager “incasinata fino al collo a causa di uno scarabocchio che non si può cancellare” che affronta una serie di difficoltà complesse da gestire a qualsiasi età, come ci dimostra il mondo tutt’altro che perfetto degli adulti. E così, Juno inciampa lungo quella tortuosa strada chiamata vita che la consacra una meravigliosa antieroina del cinema indie.
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