Ogni libro ha una copertina. Alcune copertine hanno una storia, in alcuni casi molto interessante.
Ma qual è la storia e quali sono le funzioni della copertina come elemento costitutivo dell’oggetto libro?
La copertina come «piccolo manifesto (che) ha lo scopo di comunicare all’osservatore che, in quel libro, c’è qualcosa di interesse per lui» (Bruno Munari) è un’invenzione recente, per la maggior parte del tempo storico del libro è servita solo a proteggerne le pagine.
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Limitandomi alla storia del libro a stampa con caratteri mobili, sugli incunaboli – i primi libri realizzati con questa tecnica, tra il 1455 e il 1500 – il testo cominciava direttamente sulla prima pagina e non era identificato dal titolo, ma dall’incipit. Nel Cinquecento venne creato il frontespizio – la pagina iniziale di un libro in cui sono presentate parte delle informazioni sul testo. Anche in questo caso la sua evoluzione fu rapida e non univoca: se all’inizio conteneva solo il titolo, dal Seicento in poi si arricchì di elementi decorativi, che rimasero in auge poco più di un secolo, fino all’avvento del gusto neoclassico che eliminò il superfluo estetico e mise in rilievo le informazioni essenziali sul testo. Sulla coperta intanto, occasionalmente, veniva indicato sul dorso il nome dell’autore, ma nient’altro.
Bisogna attendere la metà dell’Ottocento, per incontrare la copertina con la sua forma e la sua funzione attuale: rendere ogni libro riconoscibile rispetto a un altro, attirare l’attenzione del potenziale acquirente, dargli le informazioni necessarie per orientalo o meno verso l’acquisto. La copertina è più o meno colorata, decorata con disegni o fotografie, che hanno esattamente la stessa funzione del piumaggio degli uccelli: attrarre – anche se a volte sembra l’esatto contrario. Se il volume fa parte di una collana l’apparato decorativo, il font, il layout usato si inseriranno nella grafica del resto della serie, per rendere evidentemente quel libro parte di un percorso editoriale delineato.
Copertina rigida (hardcover)
Detta anche copertina cartonata, è un rivestimento realizzato a partire da un’anima di cartone rigido in tre parti (i due piatti e il dorso) rivestiti all’esterno con un foglio di materiale naturale o sintetico e successivamente uniti al copro del libro.
La principale differenza tra una copertina in brossura e una copertina rigida non è né lo spessore né la rigidità, ma la capacità di apertura delle pagine che i due tipi di legatura consentono. La brossura infatti permette un’apertura limitata delle pagine incollate al dorso della copertina, difficoltà che cresce con l’aumentare dello spessore del libro. La legatura con copertina rigida invece, conservando la mobilità del dorso di copertina, consente invece un’apertura ottimale, anche nel caso di grossi volumi.
Copertina in brossura
La brossura è un tipo di rilegatura che si ottiene cucendo o incollando tra loro varie segnature – in editoria la segnatura sono blocchi di testo stampati su un unico grande foglio in modo tale che, una volta tagliato e piegato, saranno tutti nel senso giusto e nell’ordine corretto di lettura delle pagine; a seconda del numero di pagine che contengono sono dette ottavi, dodicesimi, sedicesimi, ventiquattresimi, trentaduesimi.
La copertina è stampata su un cartoncino spesso, a volte plastificato, viene incollata al dorso e poi rifilata sui tre lati.
Tipica della rilegatura in brossura è la copertina con alette – dette anche bandelle o risvolti – due strisce dello stresso cartoncino della copertina, la cui larghezza varia in genere da pochi centimetri a quasi tutta la larghezza della copertina.
Per la copertina rigida si è ovviato alla mancanza di questo spazio introducendo la sovraccoperta, stampata su carta o cartoncino leggero, che oltre a servire per ornare e proteggere la copertina, ha le bandelle, che offrono uno spazio pubblicitario su cui ospitare testi e informazioni legate al contenuto e all’autore del libro.
La copertina condivide dunque con la sovraccoperta tre funzioni principali: protettiva, ornamentale, pubblicitaria, ed è costituita da:
- piatto anteriore
- piatto posteriore o quarta di copertina
- dorso o costa
- eventuale aletta o risvolto anteriore
- eventuale letta o risvolto posteriore
sul piatto anteriore sono indicati:
- nome dell’autore o degli autori o pseudonimo dell’autore
- titolo del libro
- eventuale sottotitolo
- eventuale curatore
- eventuale illustrazione
- editore e/o marchio dell’editore
sul piatto posteriore – o quarta di copertina – sono indicate:
- eventuale sinossi (un riassunto ai contenuti del libro, può essere anche sulle alette
- eventuale recensione o giudizi (apparsi su quotidiani, riviste o siti web, possono essere anche sulle alette)
- eventuale nota bibliografica di autore e/o curatore (possono essere anche sulle alette)
- eventuale didascalia dell’immagine sul piatto anteriore e credits del progetto grafico (possono essere anche sulle alette)
- prezzo
- codice Isbn
sul dorso sono indicati:
- autore
- titolo
- marchio dell’editore
Molto interessante, grazie! Spero che pubblichiate altri post di questo genere, sempre sull’argomento editoria 😊