Tutto avviene in un giorno lunghissimo sfinito dalla canicola, il sesto giorno del sesto mese del calendario lunare, che un delirio improvviso trasforma in una notte interminabile: nei villaggi dei Monti Funiu comincia a dilagare, al crepuscolo, un sonnambulismo contagioso, una veglia allucinata e fuori controllo in cui i desideri e i pensieri soppressi durante la disciplinata realtà del giorno prendono forma e guidano le azioni degli uomini, fino alle conseguenze più estreme. Il quattordicenne Li Niannian è il primo ad accorgersene e l’unico a non cadere in balia del fenomeno, mentre osserva tutto con una domanda in testa che si fa sempre più impellente: il sole spunterà di nuovo la mattina? Come potrà tornare la luce, dopo quella notte di vertigini in cui il mondo si è addentrato troppo in profondità nel sogno?
Yan Lianke (1958), considerato uno tra i maggiori scrittori cinesi contemporanei, è nato nella provincia del Henan e vive a Pechino. Le sue opere, spesso censurate nel suo paese, sono amate e tradotte in tutto il mondo e gli sono valse l’assegnazione, nel 2014, del Premio Franz Kafka. Per nottetempo sono stati pubblicati Il sogno del Villaggio dei Ding (2011), Pensando a mio padre (2013), I quattro libri (2018), finalista al Man Booker International Prize, e Gli anni, i mesi, i giorni (2019), che ha vinto il Premio Lu Xun, l’equivalente del National Book Award. Yan Lianke è stato varie volte segnalato tra i candidati al Premio Nobel per la Letteratura.