Intervista: Antonio Colomboni

Antonio Colomboni è l’autore del disegno che è stato tessuto sulla fodera in puro cotone che era contenuta nella box #22, gli abbiamo rivolto alcune domande.

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Come tanti tuoi colleghi, arrivi dalla provincia: che rapporto hai con il luogo in cui sei cresciuto?

Si, arrivo da un paesino nelle Marche sul mare: Marotta. Diciamo che l’essere cresciuto in un paesino all’inizio mi ha portato ad odiarlo, a voler scappare e tentare la fortuna in città.

La realtà di un paese a volte blocca un pò i sogni nel cassetto, mi dicevano che non sarei riuscito a vivere disegnando ma io sentivo che in qualche modo l’opportunità poteva esserci, avevo la convinzione che tutti nella vita possano fare quello che gli piace e trasformarlo in lavoro, in qualsiasi ambito.

Poi con il passare del tempo mi son reso conto che tante cose le devo proprio al mio paese di origine e sono arrivato ad amarlo e ad esserne fiero.

Ti piace usare i social network – dove sei ScombinAnto: quanto hanno influito nel contribuire al tuo lavoro?

Sì! Uso i social network dall’epoca di MySpace (oddio ho detto dall’epoca: mi sento vecchio!) per poi passare ai vari Facebook e Instagram. Ho sempre visto il mezzo social come un’occasione in più di essere visti, di contattare persone nella realtà molto distanti. Mi piace anche studiare i comportamenti delle persone sui social, un mio progetto è proprio quello di creare un network di persone (artisti, grafici, illustratori, ecc.) virtuali aggiungendoli sui social e poi riuscire in qualche modo a trasformare il contatto virtuale in reale, cercando di incontrarli o stringendoci relazioni di amicizia, di lavoro.

Il nome ScombinAnto è merito della mia ragazza, stavo cercando un nome che mi rispecchiasse in pieno e io nella vita sono molto scombinato, ho dei ritmi e ordini tutti miei, quindi ha unito l’aggettivo con il mio nome ed è nato il mio nickname social.

Ci racconti qualcuna delle collaborazioni che stai portando avanti e – magari – anche qualche anteprima sulle prossime?

Attualmente sto portando avanti tanti progetti, tra cui pattern per carte da parati per un locale di Milano ed altri di cui non posso ancora parlare…

Come lavori di solito? Disegni a mano o direttamente in digitale?

Di solito il tutto nasce su carta, schizzando, lasciandomi ispirare da qualsiasi cosa (una foto di una rivista, una copertina di un vecchio libro, ecc.) poi il tutto viene trasformato in digitale anche per una comodità di stampa o di colori.

Un disco che ascolti quando lavori?

Quando lavoro di solito tendo ad ascoltare di tutto, ogni tanto mi prendono delle fisse: trovo un autore che mi piace e devo ascoltare l’intera discografia finchè non sono saturo, allora cambio artista. Ma il genere può veramente oscillare tra la musica leggera italiana degli anni Sessanta alla trap dei giorni nostri.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Le mie fonti di ispirazione sono i viaggi, che dovrei fare più spesso, mi ricaricano proprio gli occhi e la mente.

Qual è il tuo luogo del cuore e perché?

Non ho un solo luogo del cuore, diciamo che avendo vissuto in diverse parti di Italia e Europee i miei luoghi del cuore sono proprio quelli.
Tornando dopo un periodo in un posto dove magari ho abitato per un po lo sento come un luogo del cuore, fatto di mille ricordi, colori, suoni e profumi.

Segui Antonio su Instagram: @scombinanto

Trovi la fodera per cuscino jacquard qui:

 

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