Solo libri in ritardo per regali assolutamente mai sul pezzo. Personalmente nel libro fuori tempo massimo, nel volume non sulla cresta dell’onda, io trovo il vero piacere, il vero dono, perché se il dono è tale solo se è sacrificio, colui che vi porta un libro fuori stagione è qualcuno che ha evitato volontariamente i volumi in bella mostra nella vetrina e ha ficcato il naso, spolverato scaffali, frugato nei cesti più sfigati, insomma sacrificato il suo tempo – per voi.
Per chi amiamo: “Stelle Tardive” di Arsenji Tarkovskji (Giometti & Antonello) – Ritardo sprint di 4 anni;
Per chi ci deve dei soldi: “L’arte di strisciare” di Paul H.D. d’Holbach (Il melangolo) – Ritardo abominevole di sei anni e passa;
Per il padrone di casa: “Un brav’uomo è difficile da trovare” di Flannery O’Connor (Minimum Fax) – Ritardo leggiadro di appena 8 mesi;
Per chi ci ha rubato la fidanzata/il fidanzato: “Ti odio” di Andrea De Franco (De Press) – Ritardo: la prima edizione è del 2019, ma De Franco ne sforna sempre nuove dall’angolino della sua cameretta.
Per chi ha appena perso il lavoro: “Un nuovo mondo inizia” di Jeremy Popkin (Einaudi) – Ritardo classico di sei mesi
Per chi il lavoro non ce l’ha mai avuto: “Il necrofilo” di Gabrielle Wittkop (ES) – Ritardo antichissimo di ben 23 anni;
Per gli amici: “53 poesie” di Piero Ciampi (Lamantica Edizioni) – Ritardo di 5 mesi;
Per i nemici: “53 poesie” di Piero Ciampi (Lamantica Edizioni) – Ritardo di 5 mesi;
Per l’amico ricco: “Pancha Tantra” di Walton Ford (Taschen) – Ritardo succoso di 12 anni.
Per l’amico povero: “Pulcinellopedia” di Luigi Serafini (Rizzoli) – Ritardo scintillante di 5 anni;
Per l’amico vincitore al Gratta e Vinci: “Il Coniglio d’Oro” di Luigi Serafini e Daniela Trasatti (Rizzoli) – Ritardo ingordo di 6 anni;
In famiglia: “I cannibali” di George Tabori (Einaudi) – Ritardo tagliente di 17 anni;
Per nostro fratello/nostra sorella: “Il grande male” di David B; (Coconino Press) – Ritardo easy di un anno;
Per i figli piccoli: “Atlante di zoologia profetica” di Atelier dell’Errore (Corraini) – Ritardo tranquillonzo di 20 mesi;
Per il figlio adolescente: “L’età adulta è l’inferno” di H.P – Lovecraft (L’Orma Editore) – Ritardo sintetico di 4 anni;
Per la figlia adolescente: “50 tentati suicidi più 50 oggetti contundenti” di Alessandra Carnaroli – Ritardo incongruo di 3 mesi;
Per la nonna: “Hollywood Babilonia” di Kenneth Anger (Adelphi) – Ritardo invisibile: è uscita una nuova edizione a dicembre; ma io ero rimasto all’edizione di metà degli anni novanta;
Per il nonno: “Veronica, i gaspi e Monsignore” di Marcello Barlocco (Giometti & Antonello) – Ritardo materno di 9 mesi;
Per i nonni che sono morti: “Casi” di Daniil Charms (Adelphi) – Ritardo pieno di 13 anni;
Per i nipoti piccoli: “Cattivi come noi” di Clotilde Perrin (Franco Panini Ragazzi) – Ritardo spregevole di 5 anni;
Per i nipoti grandi: “Notterosa” di Francesco Cattani (Coconino Press) – Ritardo rituale di un anno;
Per il nipote dipendente dallo smartphone: niente 🙁
Per lo zio che ci ha prestato dei soldi: “Uccidiamo” lo zio di Rohan O’Grady (Wom Edizioni) – Ritardo di 6 mesi;
Per la zia che vive da sola: “Isis” di Silvina Ocampo e Pablo Auladell (Orecchio Acerbo) – Ritardo galoppante di 9 anni;
Per lo zio prete: “Buzzelliade” di Guido Buzzelli (Coconino) – Ritardo canonico: 24 mesi
Per lo zio appassionato di Barbero: “Il manoscritto pervenuto misteriosamente da Sant’Elena” a cura di Sergio Romano (Quodlibet) – Ritardo di 2 mesi;
Per il cugino fascista: “Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana” a cura di Malvezzi e Pirelli (Einaudi) – Ritardo intenso di 6 anni (dall’ultima edizione);
Per il cugino novello medico: “Memorie di un giovane medico” di Michail Bulgakov (Marcos y marcos) – Ritardo di 4 anni;
Per il cugino ristoratore: “Quando piove canto più forte” di Paolo Fiorucci (NEO) – Ritardo di 2 mesi;
Per l’amico viaggiatore: “Atlante leggendario delle strade d’Islanda” di Jon R.Hjalmarsson (Iperborea) – Ritardo luminoso di 4 anni;
Per l’amico stanziale: “Il Bruco” di Suehiro Maruo (Coconino Press) – Ritardo strisciante di 9 anni;
Per l’amico vegano: “Ribes e Rose” di Cristina Amodeo e Enrica Borghi (Marinoni Books) – Ritardo di un anno secco;
Per l’amico carnivoro: “Il macellaio” di Sándor Márai (Adelphi) – Ritardo limitato di 2 anni;
Per l’amico ubriacone: “Mosca-Petuskì. Poema Ferroviario” di Venedikt Erofeev (Quodlibet) – Ritardo ferroviario di 6 anni;
Per l’amico astemio: “Ritratto di Ubriaco” di Schrauwen, Ruppert & Mulot (Coconino Press) – Ritardo spicciolo di 14 mesi;
Per l’amico pessimista: “Breviario dei vinti” di Emil Cioran (Voland) – Ritardo di 3 anni;
Per l’amico ottimista: “Collasso – Scritti 1987 – 1994” di Nick Land (Luiss) – Ritardo di 13 mesi;
Per l’amico no vax: “La macchina della conoscenza” di Michael Strevens (Einaudi) – Ritardo microscopico di 2 mesi;
Per l’amico che non paga le tasse: “Prison Pit” di Johnny Ryan (Eris Edizioni) – Ritardo sanguinante di 3 anni;
Per l’amico cinefilo: “Sentieri nel ghiaccio” di Werner Herzog (Guanda) – Ritardo glaciale di 27 anni;
Per l’amico cinofilo: “Il cane insonne” di Sergio Ruzzier (Nuages) – Ritardo profondo di 22 anni;
Per l’amico gattaro: “Padron Gatto” di Blexbolex (Orecchio Acerbo) – Ritardo smart: 23 anni;
Per l’amico che ha un canarino, un diamantino, un pappagallo: “La conferenza degli uccelli” di Peter Sis (Adelphi) – Ritardo sontuoso: 9 anni;
Per l’amico che vive in affitto: “Le Horla” di Guy de Moupassant e Luca Caimmi (Nuages) – Ritardo notturno di 8 anni;
Per quello che vive da solo: “Erotoscope” di Tomi Ungerer (Taschen) – Ritardo polposo: 18 anni;
Per quello che ha comprato la casa: “Casa del tempo” di Roberto Innocenti e Roberto Piumini (La Margherita) – Ritardo corale di 3 anni;
Per l’amico che non si fida di nessuno: “La bambina e l’armatura” di Raffaella Pajalich e Alicia Baladan(Topipittori) – Ritardello di 8 mesi;
Per l’amico che si fida di tutti: “L’arte di petare, ovvero il manuale del subdolo artigliere” (SE) – Ritardo scoppiettante di 2 anni.
Per l’amico terrapiattista: “Vita breve e felice di uno scrittore di fantascienza” di Philip K. Dick (Feltrinelli) – Ritardo cosmico di 20 anni.
Per l’amico che vuole scrivere un libro: “Pronto soccorso per scrittori esordienti” di Jack London (Minimum Fax) – Ritardo confidenziale: un mesetto
Per l’amico che vuole fare un fumetto: “La solitudine del fumettista errante” di Adrian Tomine (Rizzoli) – Ritardo sobrio di 18 mesi;
Per chi è confuso: “Noctuario” di Joseph Denize (Effigie) – Ritardo elegante di 12 anni;
Per chi non ha dubbi: “Tutte le poesie” di Giorgio Caproni (Garzanti) – Ritardo composto: 5 anni;
Per il tuo barista: “Nel bar” di Carlos Sampayo e Jose Munoz (Oblomov) – Ritardo sopportabile di 6 mesi;
Per il tuo vicino, forse serial killer: “La poltrona umana e altri racconti” di Edogawa Ranpo (Atmosphere Libri) – Ritardo malsano di 3 anni;
Per il tipo che fuma la sigaretta sul balcone davanti al tuo: “Visione d’inferno” di Hideishi Hino (Showcase) – Ritardo simpatico: 2 anni;
Per il corriere espresso: “Nella quiete del tempo” di Olga Tokarczuk (Bompiani) – Ritardo di 14 mesi;
Per chi ti lava le scale tutti i lunedì mattina: “Barnabus” di The Fan Brothers (Gallucci) – Ritardo scattante di un anno e un mese;
Per il fornaio attaccabottone che non mette la mascherina: “Svartedauen, la morte nera” di Theodor Kittelsen (VFS) – Ritardo letale di 7 anni;
Per il tabaccaio appassionato di motori: “Ecologia oscura” di Timothy Morton (Luiss) – Ritardo peregrino di 8 mesi;
Per il postino che ti porta le bollette sorridendo: “Quasi leggera morte” di Osip Mandel’stam (Adelphi) – Ritardo di 4 anni;
Per il cassiere del Lidl con gli occhi tristi: “Il sogno è un mago potente” di Alfred Kubin (Castelvecchi) – Ritardo scaramantico di 13 mesi;
Per quello che non fa regali di Natale: “Grammatica della fantasia” di Bruno Munari (Einaudi) – Ritardo giocoso di 11 anni;
Per chi ne fa troppi: “Centoundici haiku” di Matsuo Basho (La vite felice) – Ritardo tondo tondo di 10 anni;
Per te: “Terminus Radioso” di Antoine Volodine (66thand2nd) – Ritardo cristallino di 5 anni.
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