Un uomo e un marchingegno robotico chiamato Out0mat-B13 sono seduti uno di fronte all’altro in un hotel di provincia. L’uomo interroga con curiosità la macchina, le chiede delle cose che ha visto, di ciò che conosce, di quello che immagina essere il pianeta. La macchina racconta: gli parla di città impossibili come Milano, fondata dal magnate Giovan Battista Milano, o Asti, antica sede di un gigantesco parco divertimenti creato dai Savoia; di band che hanno fatto la storia come i The Caribbean Beatles; della fiaba di Cappuccetto Rosso cannibale. Offre consigli su come cucinare il pane azzimo – prendere il nulla e metterlo a maturare nel niente per tre mesi –; su come gestire una piramide egizia; su come intervistare Dio. Storia dopo storia, però, avviene che l’uomo prenda a completare con le sue parole i vuoti dell’altro: precisa un dettaglio, rattoppa una sfumatura, aggiunge un aneddoto. Umano e macchina si ritrovano così a raccontare assieme, alternati, fino a stendere sul mondo intero una patina talvolta surreale e comica, talvolta magica e visionaria, talvolta melanconica. Ma sempre sorprendente.
Rocco Tanica (Monte Carlo, 1964) è un autore e imprenditore monegasco naturalizzato italiano. Con Elio e le Storie Tese ha partecipato ai concorsi «’83, l’anno per te» trasmesso da Radio Poster (1983) e al «Festival della canzone italiana» (1996 e 2013). Ha pubblicato Scritti scelti male (2008) e Lo sbiancamento dell’anima (2019).
Out0mat-B13 è un modello di deep learning, un software in grado di riconoscere il testo prodotto dall’autore, apprenderne le caratteristiche e generare nuovi contenuti a integrazione di quelli esistenti.