Intervista: Giulia Martinelli

Giulia Martinelli è un’illustratrice indipendente che ha disegnato per noi il packaging della tisana menta e agrumi che era contenuta nella box #22, ma che è specializzata in animazione: le abbiamo rivolto alcune domande.

Quando hai capito che volevi fare l’illustratrice?

Disegno da quando sono bambina, ovunque e ogni volta che me ne si presenta l’occasione: sulle tovagliette di carta dei ristoranti, sul bagnasciuga e dietro ai biglietti del tram. Però non pensavo che potesse diventare un “lavoro vero” fino a quando, quasi per caso, ho scoperto l’animazione e ho iniziato a disegnare cartoni animati.

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Come lavori di solito? Disegni a mano o direttamente in digitale?

Iniziare sulla carta mi aiuta molto a trovare la giusta idea e anche le giuste proporzioni. Inoltre l’ispirazione arriva quando le pare e spesso non mi trovo davanti al computer in quel momento. Solitamente i miei schizzi su carta sono molto abbozzati e veloci: dopo averli trasferiti in digitale li ritraccio, li aggiusto e quindi trovo la palette di colori perfetta.

Preferisci lavorare da sola o in team?

In animazione bisogna saper giocare bene in squadra: infatti si tratta di un processo piuttosto lungo ed è bene poter suddividere il lavoro. Tuttavia negli ultimi anni sono stata molto nomade e indipendente, lavorando spesso da sola come freelance e artista tuttofare: un vero e proprio one-man-band! È molto soddisfacente, anche se un po’ arduo alle volte. In questo momento sto sviluppando un nuovo cortometraggio personale e spesso questi lavori (personali e privi di budget) sono fatti in solitaria.
Diciamo che ci si può permettere il lusso di un team solo con un grande progetto (e quindi un budget maggiore del normale)! In team ho avuto modo di realizzare (oltre al corto di diploma MERLOT di cui sotto), un video per TED Ed e una canzone animata per lo Zecchino D’Oro.
In generale credo che se si ha un buon team, il lavoro di gruppo è sicuramente più appagante!

Come hai già accennato, in team hai realizzato l’animazione “Merlot”, ci racconti di cosa si tratta?

“MERLOT” è il mio corto animato di diploma in 2D che ho animato e diretto insieme alla mia cara amica Marta Gennari, al termine degli studi al CSC (Centro Sperimentale di Cinematografia) a Torino. È un crescendo di eventi concatenati buffi, in cui si instaura un dialogo, un divertente botta e risposta tra vignette e personaggi, che porta a un inaspettato finale. Il sound design è stato curato da Alessandro Nepote.
Questo piccolo corto ci ha dato tante soddisfazioni e ci ha permesso di viaggiare in tutto il mondo per partecipare a diversi festival di animazione.

Per approfondire: https://puminrus.tumblr.com/

Qual è il progetto dei tuoi sogni, che ancora non hai avuto occasione di realizzare?

Oh, accidenti, ho così tanti sogni nel cassetto!
Un tratto comune di tutti, è il voler mettere la mia animazione e l’illustrazione a disposizione di progetti educativi e farle “uscire dallo schermo”, per esempio illustrando un libro interattivo, partecipando alla creazione di Installazioni e videomapping, o performance teatrali o musicali.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

L’ispirazione è tutta attorno, ma si nasconde bene ed esce solo quando vuole lei! Spesso si cela dietro a dei personaggi buffi o delle situazioni ironiche della vita.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Ho parecchi hobby, ora che ci penso. Ballo lindyhop (swing) perché mi sfoga e adoro la musica, faccio acrobatica e yoga, perché mi rilassa e mi fa bene, mi piace stare all’aria aperta nella natura a camminare o osservare le piante, ma apprezzo anche lo stare a casa a guardare un film, a studiare una nuova lingua o imparare una ricetta.

Un disco che ascolti quando lavori?

A volte mi piace ascoltare musica, ma in questo momento non ce n’è una prediletta per lavorare. Dipende molto dall’umore e dal momento della giornata. Inoltre ultimamente preferisco decisamente ascoltare podcasts, spesso di animazione, interviste ad artisti e simili. Per esempio suggerisco Animalators oppure Artists Without a Dayjob.

Sei cresciuta a Torino, ma hai vissuto in tanti posti: qual è il tuo luogo speciale?

Sì, è vero, ho viaggiato in lungo e in largo, e da poco ho deciso di fermarmi finalmente a Zurigo. Mi piace l’internazionalità di questa città, e anche la piccola dimensione, il fatto che sia circondata da natura e la possibilità di parlare tutte le mie lingue straniere preferite.

Segui Giulia sul suo sito: giuliamartinelli.com

 

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